In occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza.
Venerdì 10 febbraio 2023 – ore 21.00
Diretta online sui canali Facebook e YouTube
L’appuntamento è trasmesso in diretta sulla pagina Facebook e sul canale YouTube dell’Osservatorio Astronomico, con accesso libero e gratuito. Chiunque potrà porre domande e partecipare alla discussione attraverso i commenti e la chat dal vivo.
Le donne nelle discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica)
Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), la partecipazione femminile nelle discipline STEM (acronimo che in inglese indica gli ambiti di scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) è molto più bassa di quella maschile a livello globale, benché con percentuali variabili a seconda del contesto nazionale. Godere di pari opportunità è un diritto fondamentale e un elemento necessario per costruire un mondo più equo e prospero. Per questo l’Obiettivo 5 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’ONU favorisce ogni sforzo volto a raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze; inoltre l’11 febbraio di ogni anno è stata proclamata la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza (International Day of Women and Girls in Science, IDWGIS).
Alla vigilia dell’ottava edizione di questa importante iniziativa mondiale, la Fondazione Fillietroz propone una diretta online con Ilaria Carleo e Gloria Guilluy, ricercatrici italiane impegnate in uno dei campi d’avanguardia dell’astronomia contemporanea: lo studio dei pianeti extrasolari, in breve esopianeti, cioè pianeti che orbitano attorno a stelle diverse dal nostro Sole.
Katia Berlingeri dialoga con Carleo e Guilly
Dialogando con Katia Berlingeri, ricercatrice dell’Osservatorio Astronomico esperta di didattica e comunicazione delle scienze, Ilaria Carleo e Gloria Guilly racconteranno la propria carriera scientifica e le scoperte alle quali hanno contribuito e che hanno compiuto anche guidando gruppi internazionali di ricerca. Insieme ci parleranno di pianeti gassosi così… gonfi da essere soprannominati “super-paffuti” e di come, nonostante le immense distanze che ci separano dagli altri mondi, riescano a studiare la composizione delle loro atmosfere fino all’ultima molecola o quasi.
Per saperne di più.
Ilaria Carleo si è formata all’Università degli Studi di Salerno, sede di Fisciano, dove ha ottenuto la laurea triennale in Fisica, e all’Università degli Studi di Bologna ottenendo la laurea magistrale in Astrofisica e Cosmologia. Successivamente ha conseguito il dottorato in astronomia all’Università degli Studi di Padova e all’INAF-Osservatorio Astronomico di Padova con la tesi “Osservare sistemi esoplanetari giovani per capire la formazione planetaria”. Dopo il dottorato, si trasferisce negli Stati Uniti per 3 anni per un postdoc alla Wesleyan University in Connecticut, e successivamente all’Indiana University in Indiana, finchè non vince una Fellowship spagnola “Juan de la Cierva” per fare ricerca sugli esopianeti all’Instituto de Astrofisica de Canarias a Tenerife. La sua ricerca si delinea in tre ambiti: lo studio di pianeti giovani, la determinazione delle masse di esopianeti transitanti scoperti da TESS con il metodo delle velocità radiali, infine lo studio della atmosfere esoplanetarie utilizzando la spettroscopio infrarossa ad alta risoluzione.
Gloria Guilluy si è formata all’Università degli Studi di Torino, dove ha ottenuto la laurea triennale in Fisica nel 2015 e quella magistrale in astrofisica nel 2017. All’INAF-Osservatorio Astrofisico di Torino (INAF-OATo) ha conseguito il dottorato di ricerca nel 2020 con la tesi dal titolo “Atmosfere esoplanetarie ad alta risoluzione spettrale”, per la quale si è aggiudicata il Premio Tacchini per la miglior tesi italiana di Fisica del biennio 2021-2022. Da allora è postdoc all’INAF-OATo. La sua ricerca si concentra su molteplici aspetti legati alle atmosfere degli esopianeti, dalla loro interazione con la luce della stella attorno a cui orbitano alla caratterizzazione della loro composizione chimico-fisica grazie anche alla spettroscopia infrarossa. Realizza innovativi algoritmi utili all’analisi di dati spettrali a varie risoluzioni.
Katia Berlingeri, titolare di una borsa di ricerca all’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta, è laureata all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia in Didattica e Comunicazione delle Scienze. Ha un’esperienza pluriennale per quanto riguarda la comunicazione scientifica e in particolar modo la didattica: ha collaborato con la cooperativa Pleiadi Science Farmer, ha realizzato e condotto laboratori scientifici inclusivi e attività per l’associazione “Il Portico”. Collabora anche con alcune pagine di divulgazione online.
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