Premiazioni

I Giganti del Tor

Il parco bollino di Courmayeur si è colorato, domenica 17 settembre, per la grande festa dedicata ai 1302 finisher del TORX 2023. L’ultimo a tagliare il traguardo, alle 20.05 di sabato, è stato il bellunese Placido Mondin, preceduto di un paio di ore dal valdostano Erik Tibaldi. A completare il Tor des Géants sono stati in 621, mentre in 85 hanno tagliato il traguardo del Tor des Glaciers (l’ultimo è stato il francese Alain Guffon). Le due gare più corte sono state concluse da 596 atleti, 425 al Passage au Malatrà (servizio a pagina 46) e 171 al Tot Dret.
Il Tor des Géants
Due valdostani hanno marchiato a fuoco il Tor des Géants 2023. Franco Collé è andato a prendersi il quarto successo nella gara che più ama, dimostrando una volta in più di avere un cuore forte almeno quanto i muscoli e il cervello. Il gressonaro ha piegato la resistenza di un Romain Olivier in versione extralusso affidandosi all’intelligenza tattica, al coraggio e alla classe cristallina, scappando via nel tratto tra Oyace e Bosses, per arrivare, provato come non mai, ma ancora una volta vincitore e con tanto di record limato di 4′, al Jardin de l’Ange in 66h39’16”. Olivier ha completato il podio insieme al canadese Galen Reynolds, due personaggi meravigliosi di questa edizione, accompagnati e sostenuti in Valle passo passo dalle loro belle famiglie. La magnifica terzina rossonera, dietro a Collé, ha incluso anche gli ottimi Giuliano Lodi (40° in 100h43’19”) e Loris Vuillen (43° in 102h15’37”).
Ritirata a Champorcer la campionessa in carica Sabrina Verjee (out più o meno in contemporanea con la svizzera Katharina Hartmuth, seconda all’ultimo UTMB), la bandiera della Gran Bretagna ha continuato a svettare sul pennone più alto del Tor femminile grazie a Emma Stuart, splendida vincitrice in 82h21’44”, davanti alla francese Jocelyne Pauly (84h36’21”). A spezzare il digiuno di podi della Valle d’Aosta nella gara femminile (l’ultimo era stato centrato da Lisa Borzani, vincitrice nel 2017) ci ha pensato Elisabetta Negra. La 37enne maestrina volante nata e cresciuta a Donnas, residente a Issime, che da un anno vive a Valtournenche per lavoro, ha collezionato una nuova perla di un 2023 da favola, che l’aveva già vista chiudere terza a Madeira e vincere l’Alagna-Capanna Margherita-Alagna (con Giulia Zanovello) e la Cervino Matterhorn Skyrace (battendo le cinque volte regine del Tor Silvia Trigueros Garrote e Lisa Borzani). Negra ha frantumato il suo personale, tagliando il traguardo in 88h37’42”. In chiave valdostana, molto bene l’ucraina tesserata per Courmayeur Trailer, Oksana Riabova, 12ª in 107h49’17”, Luisa Silvestri, 16ª in 116h00’19”, Marcella Pont, 20ª in 119h08’41”, e Alessandra Joly, 23ª in 121h26’09”.
Il Tot Dret
Assente Henri Grosjacques (costretto a virare con ottimi risultati sul TOR30 dopo l’infortunio al Mezzalama), l’Italia è andata a segno con Daniel Jung, che si è anche preso il record (21h11’04”). Alle sue spalle hanno chiuso i francesi Regis Richaud (22h09’16”) e Gaël Jeannet (23h02’30”), quest’ultimo docente all’Università della Valle d’Aosta; quarto il belga che vive a Ollomont Pierre Breuer (25h24’36”). La Valle d’Aosta può festeggiare le belle prove dei giovani Elia Stevenin (9° in 28h29’03”), Matteo Betemps (12° in 28h58’06”) e Julien Chatrian (15° in 29h19’23”).
Azzurre padrone al femminile grazie a Enrica Dematteis (27h56’15”) e Agnese Vlaz Gen (28h39’30”), con terza la francese Christine Tousch (33h20’08”). Una sola valdostana ha tagliato il traguardo, ma lo ha fatto al termine di una prestazione sontuosa. Pamela Scarano ha autografato un dolcissimo quarto posto, arrivando all’Ange in 34h09’42”.
Il Tor des Glaciers
Sebastien Raichon, un anno fa, era sbarcato al Tor des Glaciers come un alieno, riscrivendo totalmente la storia della gara più dura e affascinante del TORX. Il francese è tornato a distanza di 12 mesi e ha dimostrato che si poteva fare molto meglio, dominando nuovamente la gara e migliorando il suo record di qualcosa come nove ore e mezza (114h29’01” contro 123h57’18”). Bene anche Tiaan Erwee, portacolori del Baliato di Guernsey, nuovamente secondo, ma questa volta in 116h50’20”; terzo Peter Kienzl, vincitore dell’unico 4K disputato nell’anno della folle Guerra dei Tor, al traguardo in 120h59’40”. Dei 9 valdostani al via, 5 guerrieri hanno completato il loro viaggio: 24° Giancarlo Annovazzi (163h01’05”), 28° Piero Barmasse (166h01′), 41° Dante Luboz (172h05′), 80° posto per Andrea Raso e Diego Milani (185h05’40”).
Solo 4 donne sono riuscite a concludere la loro avventura al Jardin de l’Ange di Courmayeur. La più veloce è stata la svizzera Florence Golay-Geymond (160h50’34”), che si è tenuta alle spalle la bravissima Marina Plavan (163h12’36”), l’americana Sarah Hansel (169h38’09”) e la norvegese Kaisa Ekse (181h38’08”).
I premi speciali
A livello di categoria, tra i valdostani sono andati a segno Laura Borella (V3), Daniela Marchi (V1), Jacopo Gregori (Jun), Elwis Pieiller (V1) ed Eligio Pramotton (V4) nel TOR30, Piero Barmasse (V3) nel TOR450 e Loris Vuillen (V3) nel TOR330. Il premio Alpissima per gli ultimi arrivati è finito nelle mani di Elise Catel, Marius Alin Bejinariu (TOR30), Stella Tsui, Placido Mondin (TOR330), Kaisa Else e Alain Guffon (TOR450). Il premio Alpissima per gli albergatori in gara è andato a Erik Tibaldi e Laura Borella. Placido Mondin ha ricevuto anche il premio Fair play del Panathlon Club VDA.

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