Hebd’Eau-madaire

È un inno all’acqua, prezioso oro blu insostituibile dono del nostro pianeta, l’articolata mostra Hebd’Eau-madaire del pittore belga Raphaël Demarteau realizzata in collaborazione con la sorella Amandine, artista, scrittrice, docente e valdostana d’adozione, nonché con Luca Gambertoglio, musicista, musicoterapeuta e rumorista. La mostra, dopo l’anteprima a Maison Bleu, a Bard a dicembre, è ospitata da giovedì 7 marzo da Inarttendu Smart Gallery store, in via Martinet, ad Aosta. Nasce da un’idea di Amandine nell’estate 2022; dopo una chiacchierata con il gestore del rifugio Nacamuli al Col Collon sul problema della scarsità d’acqua in relazione alle alte temperature di quell’estate in Valle d’Aosta e in molte parti della Terra, segno evidente del cambiamento climatico. «Da questo, l’idea di coinvolgere mio fratello – dice Amandine – perché potesse interpretare con il suo estro pittorico le mie fotografie, scattate ogni settimana per un anno (da qui il titolo giocando con la fonetica) in diversi luoghi valdostani con l’acqua protagonista, non solo dal punto di vista ecologico, ma in tutte le sue forme e colori».
Ne sono nati, in quest’Eaudyssée en Vallée d’A-eau-ste, 52 delicati acquerelli, 4 acrilici su tela e altri 12 acquerelli a simboleggiare l’acqua nelle 52 settimane dell’anno, nelle 4 stagioni e nei 12 mesi. «Un progetto impegnativo che, oltre al tempo necessario consacrato all’interpretazione del tutto personale di ogni lavoro (dipinto e ideazione ad hoc delle cornici in legno) – spiega Raphaël Demarteau –, ha necessitato del tempo per svilupparlo in più forme, coinvolgendo anche Luca per dare voce all’acqua». Alla mostra è associato un gioco: indossando delle cuffie ci si immerge nei suoni dell’acqua da provare ad associare ai 12 acquerelli esposti, questi, all’Atelier Naso Nasino Nasello, in via Antica Zecca, con sorpresa finale. «Una bella sfida sonorizzare l’acqua – spiega Luca Gambertoglio -. Tra i suoni che ho ricreato per la prima volta il più impegnativo è stato quello del ghiaccio, mentre quello dei passi sulla neve, dato mescolando sabbia e fecola di patate, è risultato davvero affascinante».
Da Inarttendu, ad Aosta, fino al 25 marzo. Ingresso libero da lunedì a venerdì (10/18); sabato e domenica con orari diversi aggiornati su Facebook (calendari-Eau).

La mostra sarà poi itinerante in vari comuni valdostani.

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