Un lavoro di tre anni segnato dalla pandemia, ma alla fine le guide turistiche della Valle d’Aosta si sono federate.
La firma dell’atto costitutivo di FederGT è stata apposta il 20 febbraio, al castello di Aymavilles.
Privo di un effettivo presidente, l’organo di rappresentanza delle guide turistiche professioniste si compone dei due gruppi dei soci fondatori e dei soci sostenitori facenti riferimento a un collegio di referenti dal mandato triennale composto da Francesca Barcolla, Mario Burgay, Elisabetta Converso e Felicity Roulet.
FederGT Valle d’Aosta
La creazione di FederGT Valle d’Aosta giunge alla vigilia della Giornata internazionale della guida turistica di domani, martedì 21 febbraio. Celebrata in tutto il mondo, l’edizione di quest’anno ha come sua tematica portante quella di una revisione del turismo in generale e di una rigenerazione della professione capace orientata al futuro.
La recente ripresa delle attività turistiche ha permesso alla regione di arricchirsi di nuovi e importanti siti culturali tra cui spicca proprio il Castello di Aymavilles, da noi scelto per l’assemblea odierna perché capace di abbracciare un arco temporale ampio che dall’antichità raggiunge il XIX secolo – ha raccontato Francesca Barcolla -. Due sono gli elementi fondanti del nostro statuto: l’abilitazione, titolo certificato di qualità del servizio offerto, e la residenza, garanzia di conoscenza e competenza per proporre una accoglienza ad hoc a tutti coloro che visitano la nostra piccola e bellissima regione.
I soci di FederGT
Il principale scopo statutario di FederGT Valle d’Aosta è di valorizzare appieno la figura della guida turistica riservando particolare attenzione a dettagli quali formazione e aggiornamento, territorio e cultura e sinergie con soggetti pubblici e privati.
«La nostra rete si compone anzitutto di alcuni soci effettivi, i fondatori in possesso di abilitazione e tesserino in corso di validità che ogni giorno percorrono la Valle d’Aosta ciascuno seguendo il proprio specifico taglio professionale – ha spiegato Felicity Roulet -. Accanto a essi contiamo anche alcuni soci sostenitori che hanno deciso di non attivarsi direttamente sul campo ma con i quali crediamo possa essere utile confrontarsi su idee e scelte strategiche».
La guida turistica in Valle d’Aosta
Associato spesso a sapere e conoscenza, quello della guida turistica rappresenta un Valle d’Aosta un mestiere di responsabilità individuale che rende i professionisti portavoce e interpreti del territorio in cui vivono e al quale donano il proprio contributo di crescita e sviluppo.
«Siamo quotidianamente impegnati in cordata con tutti coloro che scelgono di venire a trovarci durante le loro vacanze, ai quali vogliamo regalare soddisfazione e soprattutto desiderio di tornare – ha dichiarato Elisabetta Converso -. Siamo persone specializzate in differenti lingue che, senza dimenticare aspetti logistici e organizzativi, si assumono il ruolo di mediatori culturali con il dovere morale e lavorativo di far sentire a proprio agio gli ospiti durante la visita facendo al contempo brillare il nostro territorio nella sua interezza e nella sua complessità».
Le nuove generazioni
L’incontro odierno si è concluso con l’appello mosso alle guide turistiche dall’assessore ai Beni culturali e turismo, Jean-Pierre Guichardaz, affinché esse continuino a credere fermamente nel proprio lavoro e nella propria passione riuscendo a restare un punto di appoggio e di riferimento anche per la politica.
«Le nostre guide si impegnano nel far conoscere la nostra storia fuori e dentro la Valle d’Aosta, accompagnando turisti e studenti attraverso le nostre radici e la nostra identità – il suo commento -. Aprirsi ai ragazzi e alle giovani generazioni può divenire per noi un forte elemento di identità positiva che crei consapevolezza della propria cultura e senso di appartenenza al proprio territorio».