Prende spunto dai rizomi, i tessuti lenticolari che si sviluppano nelle radici per diffondersi capillarmente, concetto che i filosofi hanno utilizzato per parlare di un’espansione orizzontale della cultura, la nuova iniziativa della Sfom.
Rizomi: i suoni delle radici è la nuova iniziativa della Scuola di formazione e orientamento musicale Maria Ida Viglino che intende far emergere la rete sotterranea di culture composite attraverso le pratiche della musica.
Il progetto
«Molti sono i rizomi, molti sono i suoni e tante sono le radici» spiega il direttore e coordinatore della Sfom, Enrico Montrosset.
Il progetto si inserisce nel bando 3-2022 dalla struttura delle Politiche educative dell’assessorato all’Istruzione e Politiche giovanili, «per favorire progetti e iniziative a carattere locale e/o regionale capaci di generare nuove possibilità e soluzioni a problemi e priorità che impattano sulle giovani generazioni».
Rizomi: i suoni delle radici, è un progetto di formazione musicale, di inclusione e partecipazione sociale, di scambio di competenze e di educazione all’integrazione culturale.
Rizomi intende diffondersi e disperdersi anche sul territorio regionale, scegliendo per le sue attività luoghi diversi e attività «per offrire ai giovani con alcune competenze musicali un’esperienza immersiva, a stretto contatto con musicisti di “madresuono” di altre culture» dice Montrosset.
I laboratori
Rizomi si concretizza con cinque laboratori di 16 ore articolati su due giorni, il sabato e la domenica, tenuti da musicisti e artisti internazionali.
Sono rivolti a musicisti con buone competenze musicali tra i 14 e i 29 anni che saranno divisi in base all’esperienza.
I posti disponibili vanno da un minimo di 8 a un massimo di 25 per i musicisti attivi, c’è poi la possibilità di partecipare come uditore.
I laboratori sono gratuiti.
Per iscriversi occorre compilare il modulo di iscrizione online sul sito della Sfom entro il giovedì precedente al laboratorio scelto.
Ogni laboratorio si tiene il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18, con un concerto di restituzione del lavoro svolto, domenica alle 18.
Si comincia il 25 e 26 febbraio all’Auditorium di Morgex con il laboratorio sulla musica elettronica con Daniele Mana, uno dei più talentuosi compositori/produttori di musica elettronica e sound designer del panorama contemporaneo.