Una collezione di perle. Alcune di nome e di fatto, come le Alpine Pearls Cogne e Chamois. Altre lo sono per il luccichio che le loro peculiarità emanano. Dal lusso sportivo e ammiccante di Courmayeur, passando per il sapore romano di Aosta, fino ad arrivare agli echi Walser di Gressoney-Saint-Jean. Il tutto condito da chi si è guadagnato un posticino al sole nella classifica dei borghi più belli dello Stivale. È tutto? Ovviamente no, perché c’è tanto da scoprire in giro per la Valle d’Aosta, una regione tanto piccola e sbrilluccicante per i suoi colori, quanto ricchissima di spunti valorizzati dall’approdo di diverse produzioni cinematografiche.
Il capoluogo
Il viaggio non può che cominciare dal capoluogo. Dei monumenti che ne fanno la Roma delle Alpi è ormai superfluo parlare. Meno conosciuta è l’Area Megalitica, una sorta di Stonehenge in salsa rossonera. Il filone cinematografico è un aspetto curioso e da considerare. Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto e dintorni, per The Avengers 2, si sono trasformati in Novi Grad, ma è l’eccentrica figura del vice questore Rocco Schiavone a dominare: se per la questura servirà fare esercizio di fantasia, almeno l’appartamento potrà essere ammirato a Palazzo Ansermin.
Alta Valle
Risalita la vallata centrale, ai piedi del Monte Bianco si staglia Courmayeur, che con la sua Società della guide, la più antica d’Italia, si dibatte tra la sua anima glamour del centro pedonale e degli alberghi di lusso e quella sportiva, come ben esemplificato da Skyway, l’ottava meraviglia del Mondo. Separata dal Colle d’Arp c’è La Thuile, arcinota per la mitica 3-Franco Berthod, ma anche come meta prediletta di Bollywood e degli amanti di mountain bike ed enduro. La discesa regala il relax delle Terme di Pré-Saint-Didier, ma anche i carinissimi borghi di Morgex e La Salle, antipasto al suggestivo centro di Avise, arroccata intorno al suo castello. Due passi nel paese dei Papi, Introd, possono rappresentare una piccola sosta in attesa di risalire verso l’Alpine Pearl, Cogne, un paese nel cuore del Gran Paradiso, che fa del turismo green il suo punto forte e condisce tutto con il suo scenario adorato da Bollywood e dal reality della BBC, Freeze the Fear with Wim Hof.
Valle centrale
Nel cuore della Valle d’Aosta, una comoda telecabina può condurre in pochi minuti dal centro di Aosta alle alture di Pila e ai suoi tracciati di mountain bike e downhill. Dall’altra parte, invece, nell’ascesa verso il colle del Gran San Bernardo, c’è Etroubles, una sorta di museo a cielo aperto inserito tra i Borghi più belli d’Italia. Si riparte alla volta del fondo Valle e dopo una tappa alle acque verdi di Saint-Marcel o nella paradisiaca Val Clavalité, la scelta si fa quasi imbarazzante. Saint-Vincent conserva sempre un suo perché, così come Breuil Cervinia, frazione di Valtournenche ai piedi del maestoso Cervino. Prima, però, c’è un’altra perla di nome e di fatto: Chamois, il paese senza auto raggiungibile con la funivia che parte da Buisson, oppure con il piacevole sentiero che lo collega con La Magdeleine.
Bassa Valle
Speriamo che vi sia rimasta ancora voglia di riempire occhi e cuore con la parte finale della Regione. Verrès, che ha visto il proprio cuore assaltato dagli Avengers, si pone all’imbocco della Val d’Ayas, dove, in particolare le frazioni alte di Brusson, ha ospitato la nascita del libro Le otto montagne di Paolo Cognetti, ma soprattutto le riprese del film nato dal romanzo, che ha messo le mani sul premio della giuria a Cannes. Una degustazione del lardo di Arnad può farvi caricare le batterie in vista del secondo Borgo più bello d’Italia, Bard, dove fa bella mostra il celebre Forte di Bard, altra location di avengersiana memoria. Si apre la porta verso il Canavese, ma prima regalatevi qualche altra ora di sogno. Chemp di Perloz è un fantastico villaggio disabitato riadattato a museo a cielo aperto e vi metterà nel mood per approdare nella “House of Gucci” a Gressoney-Saint-Jean; qui, la fiabesca Villa Margherita può diventare la vostra ultima cartolina made in VdA.