Avrebbe dovuto chiamarsi Rubino il quarto libro di Laura Pellissier, “la sensitiva”, come è conosciuta da molti in Valle d’Aosta. Rubino per la pietra rossa che, nelle regressioni guidate dal dottor Stefano Podio, Laura si vedeva portare al collo. Poi l’editore Pedrini, di Pont-Saint-Martin, ha preferito optare per l’altro titolo proposto da Laura: Oltre – Viaggio in una vita trascorsa. Perché la parola apre alla possibilità che esista qualcosa appunto oltre la dimensione ordinaria in cui siamo immersi, una dimensione che Pellissier frequenta, per sua natura, da sempre e che per la prima volta, nella sua storia personale, un medico esplora e indaga.
Questo nuovo lavoro della sensitiva, frutto di moltissime sedute di ipnosi regressiva che l’hanno portata a conoscere una delle sue vite passate e a riviverne i momenti salienti, è stato presentato per la prima volta a Bard (AO), il mese scorso in un evento partecipatissimo. Giovedì 7 dicembre alle 20.30 nella Sala Maria Ida Viglino a Palazzo Regionale di Aosta la presentazione verrà replicata.
Durante l’evento sarà, inoltre, proiettato anche il video realizzato per Aosta Tv, la webtv di Gazzetta Matin, su di lei “Spiriti dei defunti”, presagi ed esperienze paranormali: Laura Pellissier, la sensitiva (visionabile inquadrando il qr code).
Per permettere a Laura di vivere questa esperienza il metodo adottato dal dottor Stefano Podio, direttore della struttura complessa di medicina e chirurgia d’accettazione e urgenza dell’Ausl Valle d’Aosta, è stato quello del famoso psichiatra statunitense Brian Weiss. Il processo di ipnosi regressiva di Weiss coinvolge la guida del paziente in uno stato di rilassamento profondo e concentrazione, facilitando la sua capacità di accedere a memorie apparentemente sepolte nel subconscio. Durante questo stato alterato di coscienza, il paziente sembra rivivere esperienze di vite precedenti. «L’obiettivo – ha spiegato il medico – è rivivere eventi passati per guarire ferite nella vita presente».
Nel libro, Laura ha racchiuso l’essenza delle regressioni, i suoi ricordi al risveglio, le sensazioni e le emozioni. «Questa esperienza ha risanato molti aspetti di me – ha raccontato a Bard nella sala gremita, lo scorso 6 ottobre -, e mi ha lasciato un dono: ho sentito dei suoni che non sentivo da tempo».
Laura Pellissier, chi la conosce lo sa bene, soffre di ipoacusia. Non sente tutti i suoni acuti e le note dal la in su. Sentire con chiarezza il rintocco di una campana, oppure il suono delle rotaie del treno è per lei praticamente impossibile. Eppure dopo il lavoro con il dottor Podio, è ritornata per qualche istante a sentirli.