San Bernardo, gli abitanti delle Alpi e gli alpinisti.

Cento anni fa Pio XI proclamava san Bernardo patrono degli abitanti delle Alpi e degli alpinisti.

Papa Pio XI, al secolo Achille Ratti, era un alpinista appassionato e frequentò le cime valdostane. Nato nel 1857, aveva condiviso l’evoluzione dell’alpinismo dalla prima fase esplorativa fino alla ricerca della difficoltà sempre più estrema.

Un patrono per quelli che vivono in alta quota e per coloro che ci vanno per sport e passione.

Consapevole del valore pedagogico e aggregativo della montagna, Papa Pio XI volle dare un patrono a quelli che vivono in alta quota, come a quelli che ci vanno per sport e per passione. Fu uno dei primi atti del suo pontificato: Papa Ratti scelse san Bernardo, uomo che praticò le montagne con spirito di fede e che rese la montagna luogo di accoglienza e di carità, e lo proclamò patrono degli alpigiani e degli alpinisti il 20 agosto 1923, proprio un secolo fa.

Sono trascorsi 100 anni dal proclama di Pio XI e idealmente possiamo collegare al centenario il millenario della nascita e i novecento anni della canonizzazione. Strettamente legato alla Valle d’Aosta e alla sua diocesi, san Bernardo è stato arcidiacono della Cattedrale di Aosta e fondatore dei Canonici che da lui prendono nome, chiamati a presidiare i passi alpini per offrire ai pellegrini assistenza materiale e spirituale, a prescindere dalla loro identità e dal motivo del viaggio. 

San Bernardo al colle del Mont-Joux con l’ospizio che il santo avrebbe fondato. Affresco di Casimiro Vicario (1842).
Cappella di San Grato, Cattedrale di Aosta

Ospizi. San Bernardo: il Grande e il Piccolo.

Nel X secolo il valico alpino del Mont-Joux (ora colle del Gran San Bernardo) è un passaggio pericoloso non solo a motivo dell’altitudine, ma anche per gli attacchi dei predoni saraceni. Nel 972, quando i saraceni esagerano con le loro vessazioni e sequestrano l’abate di Cluny, si forma una coalizione di nobili che li scaccia. Ritornata la calma sul valico, la regina Ermengarda di Borgogna avrebbe donato a Bernardo un antico monastero più in basso nella valle, con le cui rendite egli avrebbe creato e sostentato un ospizio proprio sul colle, per dare riparo e nutrimento ai viaggiatori che vi transitavano. Dal 1222 i chierici che vivono nell’ospizio diventano canonici regolari agostiniani, avendo al centro della loro vita la preghiera liturgica e la carità nella forma dell’ospitalità e del soccorso alle vittime delle valanghe e ai dispersi nelle bufere. La tradizione attribuisce al santo anche la fondazione dell’ospizio sul colle in Alpe Graia, che prenderà il nome di Piccolo San Bernardo.

Ospizio del Piccolo San Bernardo

San Bernardo e il culto in Valle d’Aosta

A partire dalla prima metà del Seicento il culto di san Bernardo, taumaturgo invocato contro le tempeste, le malattie, gli incendi e ogni altra calamità della vita quotidiana dell’uomo e del bestiame, riceve in Valle d’Aosta nuovo impulso forse anche grazie ai canonici del Mont-Joux, che dal 1587 al 1734 sono guidati da prevosti di origine valdostana. Nel corso del XVII secolo e di quello successivo sono infatti numerose le fondazioni di cappelle rurali e altari in onore del santo, soprattutto in Alta Valle. Egli vi compare come unico titolare o più spesso associato ad altri santi come Antonio abate o san Michele, con i quali condivide il ruolo di protettore del bestiame e degli alpeggi. Spesso è affiancato ai santi Rocco e Sebastiano, invocati contro la peste e le epidemie. Talvolta è invece accompagnato da san Lorenzo, da san Giovanni Battista e da sant’Agata.

La mostra in Cattedrale

Dal 15 giugno al 15 ottobre 2023 è possibile visitare la mostra dedicata al santo. La cattedrale è custode privilegiata di importanti testimonianze legate al culto di san Bernardo in Valle d’Aosta, dal Martirologio dell’inizio del XIII secolo in cui è indicata la sua festa al 15 giugno all’atto di fondazione di una cappellania in suo onore nel 1285.

L’appartenenza al novero dei santi più importanti per la diocesi, accanto a Grato, Giocondo e Orso, è documentata dalle statuine raffiguranti il santo sulle grandi casse reliquiario in argento del Tesoro e dall’effigie scolpita sugli stalli del coro (1469 circa). La vetrata cinquecentesca della navata centrale evoca il ricordo della solenne festa organizzata il 15 giugno 1542, in cui sono consacrati ben 17 altari della cattedrale. Infine il rinnovato fervore promosso dai vescovi aostani nel XIX secolo per i santi “valdostani” si esplicita nelle raffigurazioni del santo sulle pareti delle cappelle di San Grato (1841) e del Santo Rosario (1862) e sulla volta della navata centrale (1881).

Con le Guide Alpine sulle cime della Valle d’Aosta

La testimonianza di san Bernardo arriva sulle cime della nostre Alpi con le Guide Alpine valdostane. Le bandiere realizzate in occasione dei festeggiamenti sono state consegnate alle Guide in occasione della messa che ha visto inoltre la presenza dei Maestri di sci della Valle d’Aosta.

Guide Alpine Valdostane – Cristo delle vette, Monte Rosa

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