Eine Alpensinfonie. L’opera monumentale di Richard Strauss, tra natura e filosofia.

Nel 1915, dopo quindici anni di lavoro, Richard Strauss completa la Sinfonia delle Alpi, un poema sinfonico creato per rappresentare un paesaggio in musica, attraverso virtuosismi orchestrali sorprendenti.

Cinquanta minuti, ventidue titoli.

L’opera ha durata di 50 minuti e si presenta come un movimento unico suddiiviso in sezioni che evocano i momenti principali di un giorno in montagna: notte, alba, ascesa, ingresso nel bosco, passeggiata lungo il ruscello, cascata, apparizione, prati fioriti, pascolo alpino, sentieri errati, ghiacciaio, momenti pericolosi, in vetta, visione, la nebbia sale, il sole si oscura, elegia, calma prima della tempesta, discesa, tramonto, epilogo, notte.

Centoventi musicisti: da notte a notte.

La sinfonia è stata scritta per un’orchestra di 120 musicisti con effetti speciali che sorprendono l’ascoltatore: una macchina riproduce l’effetto del tuono e del vento, i campanacci evocano le mucche al pascolo. La notte apre l’opera e la termina, come in un magico cerchio che racchiude una certa simmetria compositiva rilevabile tra ascesa e discesa.

Esperienza Natura.

La Sinfonia delle Alpi è frutto dell’esperienza diretta che l’autore ebbe intorno al 1879, anno nel quale fece un’escursione con altri alpinisti raggiungendo una vetta attraverso un percorso ricco di accadimenti, sentieri errati e forti emozioni, in piena sintonia con l’avvicinamento alla Natura che alcuni movimenti giovamili dell’epoca promuovevavno, proprio in contrapposizione alla vità di città e a favore della “bellezza”.

La compenetrazione tra la natura del suono e il punto di vista dell’uomo che vive la Natura stessa, diventa un elemento caratterizzante della composizione musicale e restituisce all’ascoltatore un panorama sonoro evocativo e complesso, tutto da vivere.

Per ascoltare:

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