La Valle d’Aosta è uno dei cosiddetti “tetti dell’Europa”, infatti solamente il 20 per centro della superficie si trova sotto i 1500 metri.
Le montagne che superano i 4000 metri (Monte Bianco, Cervino e Monte Rosa) si trovano a Nord, mentre a Sud c’è il Gran Paradiso.
Il terreno pianeggiante ricopre solo 1/20 della superficie totale della Valle d’Aosta.
La Valle d’Aosta rappresenta, nel cuore della catena alpina, un’enclave protetta dalle perturbazioni che interessano le Alpi esterne. Il clima è continentale e la scarsità delle precipitazioni favorisce la luminosità e, di conseguenza, il rapido aumento delle temperature nella stagione calda; le escursioni termiche sono comunque piuttosto forti.
In una regione orograficamente complessa non c’è però un’unica tipologia climatica ma più microclimi diversi a seconda delle quote altimetriche e dei vari settori di valle. I massicci esterni sono costituiti da rocce cristalline, ma abbondano anche le rocce metamorfiche (soprattutto calcescisti e rocce verdi). Circa un terzo della superficie totale è occupato da prati permanenti e da pascoli d’alpeggio, che si spingono fino a 3000 metri di altitudine.
Il territorio è caratterizzato da una glaciale (300 ghiacciai) grande vallata principale percorsa dal fiume Dora Baltea e da una serie di torrenti e (sedici) valli minori. I torrenti sono per lo più formati dalle acque derivanti dallo scioglimento dei ghiacciai delle alte montagne circostanti.
La Valle d’Aosta costituisce un importante passaggio dalla pianura padana all’Europa d’oltralpe: per questo bisogna soprattutto ringraziare i romani che avevano dotato i valichi di buone vie.