La Valle d’Aosta è terra di miti, guerre e avventure. La più piccola regione d’Italia, racchiude le montagne più alte d’Europa e custodisce storie e tradizioni che la rendono unica e sorprendente.
Tutti conosciamo Ercole. Simbolo di forza, collocato a volte tra gli Dei e altre tra gli Eroi e a noi noto per le imprese da lui compiute e raccolte nella tradizione delle famose “dodici fatiche”: Imprese leggendarie realizzate per ordine o al servizio di una grande divinità femminile. Ercole si collega alla Valle d’Aosta laddove il De Tillier, noto storico valdostano del 1700, affermava che i Salassi discendessero proprio da lui, il “mitico Ercole”. La storia narra che Cordelio si sarebbe messo a capo dei Salassi stanziandosi in Valle d’Aosta e fondando la città di Cordelia, sepolta dove ora si trova la città di Aosta, la famosa Augusta Praetoria dei Romani. I mitici Salassi si attestarono nelle zone più elevate di quella che oggi è la Valle d’Aosta e divennero padroni dei valichi del Grande e del Piccolo San Bernardo.
Il colle del Gran San Bernardo era consacrato a Poeninus, il pagano Penn, dio delle vette. Napoleone Bonaparte passò da questo colle nel maggio del 1800 con il suo esercito di 40.000 uomini in occasione della sua seconda campagna d’Italia. Il colle del Piccolo San Bernardo, era invece consacrato a Iuppiter e da lì passarono santi, eserciti, commercianti e banditi. Al dio Giove i viandanti offrivano monete, ai piedi di una rupe sacra, al fine di propiziarsi il proprio viaggio. Sempre al Piccolo San Bernardo, si trova l’incredibile Cromlech di origine celtica, composto oggi da 43 pietre e un cerchio di 73 metri di diametro all’interno del quale, il 21 giugno, giorno del solstizio d’estate, si formano ombre dai particolari contorni. Un altro salto temporale ci permette l’incontro inatteso con il guerriero celtico scoperto ad Aosta, un uomo di 30 anni, robusto e alto più di 1 metro e 70. Un “principe”, di origine transalpina, che circa 2700 anni fa, era forse un locale capoclan. A concludere questo piccolo viaggio tra i miti troviamo l’area megalitica della città di Aosta, la più importante d’Europa: un’area sacra, destinata in passato a sede di manifestazioni di culto e sepoltura che, dal Neolitico recente e attraverso tutta l’Età del Rame, giunge fino all’Età del Bronzo e dove, oggi, il passato incontra la tecnologia del nostro tempo.