Mosaico, storia delle imprese che hanno fatto cultura

Mosaico, storia delle imprese che hanno fatto cultura è il progetto culturale che Confindustria ha sviluppato in collaborazione con la Fondazione Emile Chanoux, l’Associazione Aiace VdA per raccontare storie di imprenditoriali alle società aderenti a Confindustria Valle d’Aosta e alla comunità.

Marco Gheller, presidente della Fondazione Chanoux parla di «collaborazione insolita e contaminazione positiva», mentre Elena Ciofalo, project manager di Aiace sottolinea che la scelta dei film sia stata fatta «senza dimenticare che il cinema è un importante industria».

Il programma

Mosaico prevede un primo ciclo di incontri a cadenza bisettimanale, il mercoledì alle 18, nella sala Luigi Fresia.

Si comincia mercoledì 8 marzo con una conferenza su Enrico Mattei; il 22 marzo proiezione del film Steve Jobs di Danny Boyle; il 12 aprile conferenza su Adriano Olivetti; il 26 aprile proiezione de film La segretaria quasi privata di Walter Lang, infine a maggi, il 24 conferenza su Luigi Einaudi e il 31 proiezione del film Mistre Hula Hoop dei fratelli Cohen.

Luigi Fresia, un pioniere senza frontiere

Luigi Fresia, a cui è stata dedicata la sala principale dei nuovi spazi di Confindustria Valle d’Aosta, è stato dal 1945 al 1947 il primo presidente dell’Associazione Valdostana Industriali, divenuta poi Confindustria Valle d’Aosta.

Nato nel capoluogo il 6 luglio 1898, dopo aver partecipato alla Prima guerra mondiale, si laureò al Politecnico di Torino nel 1924.

Nel 1933 fondò la “Via Nuova” e conobbe l’architetto milanese Giò Ponti, con il quale nel 1936 realizzò l’Albergo Paradiso di Cevedale. Una collaborazione proseguita anche dopo il suo ritorno in Valle nel 1938. Con Ponti realizzò, tra le altre, anche la palazzina dove Fresia visse e che oggi ospita Confindustria. Di quegli anni anche il Palazzo assistenziale Nazionale Cogne, i cui locali interrati saranno utilizzati come rifugio antiaereo.

Finita la Seconda guerra mondiale, oltre alla presidenza dell’Avi, dal 1946 fino al 1954, fu anche consigliere regionale.

L’incontro di Fresia con Efisio Noussan fu fondamentale per la costituzione della Sicav, entrambi avevano la passione per le automobili ed entrambi amavano le iniziative imprenditoriali.

Noussan aveva costituito nel primo dopoguerra la Icav, acronimo di Industria di conserve alimentari valdostana, aggiunta una S e la Sicav, ovvero la Società industriale commerciale autoveicoli valdostana, nata con la Fiat di allora e ancora operante dopo 72 anni, oggi gestita dalla terza generazione ed ancora protagonista nel mercato.

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