Resistenza, Liberazione, Autonomia: 2 conferenze ad Aosta per valorizzare il patrimonio storico e culturale che ha caratterizzato la fase storica tra il 1943 e il 1948 in cui la resistenza partigiana e l’antifascismo posero concretamente le basi della nascita dell’autonomia regionale.
La Valle d’Aosta dedica due giornate di commemorazione, studio e confronto alla “Carta di Chivasso” in ottemperanza alle celebrazioni per l’80° anniversario istituito con legge regionale lo scorso agosto e approvata dal Consiglio regionale.
Il programma
- Venerdì 1 dicembre – Alle 18 nella sala conferenze della BCC Valdostana, ad Aosta, a cura della Fondation Emile Chanoux si analizzerà il rapporto tra “Il Manifesto di Ventotene – Per un’Europa libera e unita”, redatto nel 1941 da Altiero Spinelli e Ernesto Rossi mentre si trovavano al confino come oppositori del regime fascista, e la “Dichiarazione dei rappresentanti delle popolazioni alpine”, nota come “Carta di Chivasso, redatta il 19 dicembre 1943 da un gruppo di rappresentanti della comunità valdese e della Resistenza valdostana.
Alessandro Celi, Presidente del Comitato scientifico della Fondation Emile Chanoux, e Mario Leone, Direttore dell’Istituto di studi federalisti Altiero Spinelli, metteranno in dialogo due documenti che dal buio della guerra e dell’oppressione causata dai nazionalismi hanno guardato con fiducia verso l’avvenire, rappresentato da una costruzione europea ancora tutta da inventare ma già individuata, nella versione federalista interna ed internazionale dei due documenti, come la nuova forma politico-istituzionale necessaria per garantire i diritti fondamentali dell’individuo, lo sviluppo economico-sciale delle comunità e la pace europea.
- Sabato 2 dicembre – Alle 16 nel salone Maria Ida Viglino del Palazzo regionale, si terrà la conferenza “La Carta di Chivasso: storia, attualità e prospettive” promossa dall’Università della Valle d’Aosta e dall’Istituto Storico della Resistenza.
Corrado Binel, dell’Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea, e Manuela Ceretta, rettrice dell’Università della Valle d’Aosta e docente di Storia del pensiero politico all’Università degli Studi di Torino, introdurranno e concluderanno l’evento che si propone di collocare il Manifesto di Ventotene e la Carta di Chivasso nel quadro più ampio del pensiero federalista del Novecento, in cui il superamento delle esasperazioni nazionaliste guardava a nuove forme di relazioni funzionali anche ad una pace duratura in Europa, aprendo altre delle riflessioni sull’evoluzione in questi anni dei concetti di Stato, di nazione e di Europa e su nuove forme politiche e istituzionali che forse, in futuro, sparano dare risposte alla complessità dell’Europa e del Mondo.