Una sera d’inverno di fine settecento, mentre grandi fiocchi di neve cadevano dal cielo, Matteo Brunod, detto ” lo rey” (“il re“) per la sua incredibile forza, decise di mettersi in cammino verso il paese vicino di Saint-Jacques.
Mentre lentamente avanzava nella neve, un orso di enormi dimensioni, con ferocia, gli si presentò davanti per aggredirlo.
Matteo vide le fauci pronte a divorarlo, sentì le zampe dell’enorme bestia sulle sue spalle e a quel punto, raccogliendo tutto il coraggio di cui disponeva, con uno scatto fulmineo, afferrò l’orso per la gola e lo strinse con tutta la forza di cui era capace.
Fu una presa d’acciaio, a mani nude, che fece accasciare a terra l’animale.
Il “re” Brunod divenne leggendario e la sua storia fu narrata davanti ai camini di tutte le case.
Le due zampe dell’orso furono inchiodate sulla porta della casa ad Antagnod, dove oggi è ancora possibile vederne una appesa, a ricordo della forza incredibile del Re… Lo REY!
La leggenda è parte del patrimonio culturale dei popoli. In Valle d’Aosta, terra dalle radici storiche profonde e dall’identità sentita, i racconti fantastici, tramandati per celebrare fatti, personaggi e luoghi, offrono la possibilità di viaggiare nel tempo e godere dell’atmosfera magica di queste affascinanti storie.
Ogni leggenda, con il suo fondo di verità, permette di rappresentare ambizioni, vizi e virtù, ma anche paure, fantasmi e mostri che così si alternano in un delicato equilibrio onirico.