Ulisse e Penelope. Una forma teatrale nuova con Damarco e Dayné.

Imperituri come il giorno e la notte, tornano protagonisti Penelope e Ulisse in Prosopon – La camera di Orfeo in un intreccio di fisicità e sogno, per ricordarne il “viaggio” seppur intrapreso in modo differente.

Il progetto sperimentale di Framedivision e Replicante teatro con Alexine Dayné e Andrea Damarco.

Il progetto sperimentale di Framedivision e Replicante teatro, concepito per Matinées scolastiche e serate Tout-public, è prossimo ad andare in scena all’Hôtel des États, in piazza Chanoux, ad Aosta, suddiviso in due azioni teatrali; curate nella drammaturgia e regia da Andrea Damarco e da Alexine Dayné che interpreteranno rispettivamente Memorie di un Ulisse (Matinées scolastiche dal 26 aprile al 6 maggio e Tout-public i lunedì 24 aprile e 1° maggio) e Le tele di Penelope (Matinées dall’8 al 15 maggio e Tout-public i lunedì 8 e 15 maggio). «Non poteva non nascere questo lavoro dopo quanto successo, dopo un periodo in cui si è dovuto stare chiusi in casa – spiega l’attore Andrea Damarco di Replicante teatro alla conferenza di presentazione di giovedì 20 -, come segregati, e la domanda “Come tornare in scena?”. Se lo stare chiusi è terribile può, però, generare anche cose interessanti. Riflessioni che hanno portato al progetto».

Una forma teatrale nuova dove la performance dell’attore avviene all’interno di una struttura (Prosopon).

Un dialogo intimo, intorno alla memoria e al come concepire il ricordo, ma al contempo aperto alla collettività, a un pubblico con cui, a fine spettacolo, gli attori si intratterranno per scambiare sensazioni ed opinioni. «I monologhi di due figure mitiche quali Penelope e Ulisse – aggiunge Alexine Dayné di Framedivision -, sono qui presentati in una forma teatrale nuova dove la performance dell’attore che li impersona, all’interno di una struttura (prosopon) è seguita dagli spettatori attraverso delle feritoie. In questa forma, inoltre, si è voluto integrare il linguaggio cinematografico e quello teatrale».

Gli spettatori possono seguire la performance attraverso 24 feritoie.

Il progetto ha avuto il sostegno della Chiesa Valdese (con il bando dell’otto per mille a cui la co-produzione ha partecipato) e del Comune di Aosta che lo ha subito accolto come ha detto Samuele Tedesco, assessore alla Cultura: «perché emblematico del periodo vissuto e per l’importante coinvolgimento delle Istituzioni scolastiche (16 in tutto le classi di secondo grado e una di primo coinvolte ndr) anche a conferma della nostra volontà di arricchire l’offerta culturale per i giovani». Attorno alla struttura del prosopon (cubica) ci sono 24 postazioni e per gli spettacoli nelle serate Tout-public, con inizio alle 21, prenotazione è obbligatoria (3497909895 3336745461). Ingresso libero.

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