Lo sguardo verso la cima

Lo sguardo verso la cima, le mani che impugnano i bastoncini, il battito crescente, la consapevolezza dello sforzo da affrontare, l’aria fredda pronta ad accompagnare ogni gesto verso l’obiettivo finale, la neve attorno a creare una cartolina unica al mondo. Per chi si cimenta nello sci alpinismo la Valle d’Aosta è meta ambita, un segno necessario nella personale cartina geografica, è sogno intenso da concretizzare.

Lo sci alpinismo affonda le sue radici e la sua storia nel territorio regionale. D’altronde se un minuscolo angolo d’Italia accoglie alcune tra le montagne più imponenti e impattanti del pianeta è naturale che diventi punto di riferimento di coloro che hanno scritto e riscritto le regole del settore.

Marcel Kurz, alpinista e scrittore svizzero che introdusse lo sci alpinismo in Europa alla fine del XIX secolo, ha influenzato la pratica descrivendola, attraversando e raccontando anche le Alpi Valdostane. È poi Ottorino Mezzalama, simbolo assoluto della montagna a cui sono dedicati un rifugio in val d’Ayas e un trofeo nato nel 1933, a compiere la prima ascensione sciistica italiana al Monte Bianco nel 1927. È invece il leggendario Walter Bonatti a terminare con il suo gruppo di coraggiosi colleghi tra il 14 marzo e il 18 maggio 1956 la prima traversata scialpinistica delle Alpi. Senza dimenticare Primo Levi che durante gli anni della resistenza usava gli sci in Valle d’Aosta, prima di essere arrestato sul Col di Joux nel 1943. Seguendo le orme di protagonisti così talentuosi e noti e dei loro successori, gli appassionati di ogni nazionalità hanno l’opportunità di confrontarsi con le vette valdostane, sperimentando l’infinita di itinerari disponibili.

Alcuni itinerari

A cominciare da percorsi particolarmente accessibili come il Col Serena con un dislivello di 877 metri e la durata della salita di 3 ore e 30. Altrettanto semplice è l’ascesa al Col Malatrà con partenza da Planpincieux, un dislivello di 1330 metri, la durata di 5 ore e 30 e un agevole, ma suggestivo itinerario al cospetto del Monte Bianco e delle Grandes Jorasses. Per sciatori medi esiste anche la salita alla Pointe de la Pierre con partenza da Ozein (Aymavilles). Considerata una delle salite classiche, offre un’emozionante visione panoramica su tutta la Valle d’Aosta.

Per sciatori più esperti e preparati invece esiste ad esempio l’ascesa alla Piramide Vincent nel gruppo Monte Rosa con 1860 metri di dislivello, durata di 7n ore e un imponente ambiente glaciale. Notevole inoltre l’ascesa al Mont Gelé con un dislivello di 1820 metri e la partenza da Ruz (Bionaz) che porta successivamente in un ambiente selvaggio tra boschi, canaloni e pendii.

Scialpinismo in pista

In Valle d’Aosta però gli stessi comprensori sciistici negli ultimi anni hanno organizzato tracciati appositi per lo sci alpinismo, costantemente curati e monitorati. Sono tre gli itinerari firmati Monterosa Ski con partenza dagli impianti di risalita e senza pericolosi incroci con le piste di discesa. In Val d’Ayas un percorso parte da Ciarcerio e giunge al Colle Bettaforca, mentre in Valle di Gressoney si può salire da Sant’Anna al Colle Bettaforca e dal Gabiet fino al Passo dei Salati. Dal febbraio 2022 inoltre sono previsti due percorsi in notturna da Stafal a Sant’Anna e da Sant’Anna al Colle Betta.

Nel comprensorio del Cervino sono proposti due tracciati molto panoramici nella zona di Plan Maison, raggiungibile in telecabina. Il primo arriva sino al rifugio Teodulo, mentre il secondo porta alla stazione di Cime Bianche Laghi, alla partenza per la funivia di Plateau Rosà. A Valtournenche, in località Plan Bois, si snoda invece un itinerario fuori pista tra le foreste di faggi.

Una novità eccezionale della stagione è costituita da un nuovo tracciato che unisce il versante italiano di La Thuile al versante francese da La Rosière, nell’ambito del progetto “Nouvelles liaisons tranfrontalières”. Nella parte valdostana ci si sposta da Les Suches fino al Colle del Belvedere in una pista battuta e percorribile in piena sicurezza.

Le ciaspole

Per chi non fosse convinto pienamente o non possedesse adeguata pratica, vi è una popolare alternativa all’uso degli sci. Le ciaspole, o racchette da neve, si sono affermate notevolmente negli ultimi anni, ne è aumentato esponenzialmente l’utilizzo forse perché non sono richieste abilità particolari per avvicinarvisi. Ovviamente è necessario mantenere consapevolezza dei propri limiti, ma in Valle d’Aosta si possono trovare sentieri per ogni età e ogni caratteristica fisica.

Innumerevoli, anche qui, gli itinerari possibili per una gita, alcune località hanno tracciato dei veri e propri percorsi con tanto di segnaletica per una passeggiata in totale sicurezza, tra queste segnaliamo i percorsi di Brusson come il Percorso Scoiattolo, dal Laghetto verso il Col di Joux e Extrapiéraz, il Percorso Picchio, breve itinerario al Col di Joux adatto anche ai bambini, il Percorso Capriolo, ad anelllo, tra i rascard della Servaz, fino a Crépin da dove si apre una panoramica spettacolare sul massiccio del Monte Rosa e poi verso la cappella di Praz Charbon per tornare al punto di partenza, al campeggio di Extrapiéraz. E poi ancora il Percorso Volpe, soleggiato, lungo il torrente fino a Extrapiéraz, il Percorso Cervo verso la fonte ferruginosa, il Percorso Lepre fino all’alpeggio di Court.

Numerosi gli itinerari anche a Cogne, per esempio nella Valnontey, che corrono a fianco della pista di fondo, come nella Val Ferret di Courmayeur.

È possibile anche raggiungere alcuni rifugi come il Sella, a Cogne, il Bertone o il Bonatti a Courmayeur e lo Champillon a Doues.

Per informazioni e itinerari di scialpinismo e ciaspole è possibile consultare www.lovevda.it nelle apposite sezioni.

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